Compiuti i 27 anni e ormai arresa a una vita mediocre fatta di sogni altrettanto mediocri, Shiori Honda inizia a essere perseguitata dal fantasma di Jimi Hendrix che con la sua passione e i suoi tormenti risveglia in lei qualcosa che era da tempo sopito. La ragazza ottiene così l'incredibile possibilità di entrare in trance con il più grande chitarrista rock di tutti i tempi, ma si ritrova anche con una maledizione a pendere sulla sua testa: un anno di tempo per diventare una leggenda della musica se non vuole morire il giorno del suo 28° compleanno.
Disegnato da Yuko Osada (Toto! - The Wonderful Adventure; Run Day Burst) e scritto da Kazuya Michida, Shiori Experience segue la vita quotidiana di questa improbabile coppia che cerca di sfondare assieme a una band formata da un manipolo di studenti che ha trovato nella musica un rifugio in cui ripararsi dall'oppressione delle responsabilità della vita, delle aspettative dei loro genitori, dei pregiudizi dei loro coetanei e da una società che non sa far altro che metterli uno contro l'altro in una competizione che non ha mai fine. Ognuno di loro ha un motivo per essere lì e per mettersi in gioco con tutto sé stesso.
La magia di Shiori Experience risiede nel riuscire a vivere in un delicatissimo equilibrio tra il focus sui personaggi e quello sull'intreccio, lineare ma ben orchestrato, che deve procedere spedito per stare al passo con la maledizione che pende sulla testa della protagonista. Il manga è ancora in corso in Giappone e negli ultimi numeri è iniziata anche a delinearsi una trama dal respiro più ampio che coinvolge l'industria musicale e i membri del Club 27, tra cui lo stesso Hendrix. Anziché usarlo semplicemente come uno stravagante gimmick, la serie sceglie infatti di trasformarlo in un personaggio a tutto tondo mescolando realtà e finzione per parlare di creatività artistica, del rapporto tra arte e artista, tra artista e industria e, infine, tra artista e pubblico. L'ideale artistico dietro la musica è la linfa vitale di queste persone, ma l'ombra dell'Industria Musicale è sempre in agguato pronta a fagocitarlo e inquinarlo.
Quello che differenzia Shiori Experience da molti Slice of Life di target Seinen che trattano simili tematiche è il suo registro solare. Tra le pagine domina lo sguardo maturo di un autore che non ha interesse a piangersi addosso o a giocare con la pietà del lettore. Il trasporto e la genuinità con cui questi personaggi vengono raccontati porta ad affezionarsi a loro, a celebrare i loro pochissimi successi e a soffrire per i tanti fallimenti e ostacoli per la strada, ma c'è sempre una luce in fondo al tunnel, un motivo per mettersi a ridere e un fuoco che non si spegne nonostante tutto.
L'anello fondamentale tra questa storia e il lettore sono gli incredibili disegni di Yuko Osada, autore che siamo abituati ad apprezzare per il suo genio visivo in storie d'azione e che negli ultimi anni ha dimostrato di sapersi far valere anche in altri generi. I suoi disegni, vibranti di energia e vitalità, sono caratterizzati da un tratto pulito, sintetico e dettagliato allo stesso tempo, a cui si affianca una padronanza dello storytelling pressoché perfetta. Ogni tavola, ogni vignetta di ogni tavola, è calcolata con una precisione tale che ogni sentimento ne esce trasparente e amplificato. Sono notevoli soprattutto le scene in cui i personaggi suonano i loro strumenti e che Osada si ingegna di volta in volta a rappresentare con metafore visive, inquadrature e coreografie pirotecniche, linee cinetiche e, soprattutto, onomatopee che esplodono, si intrecciano con i disegni e si moltiplicano a dismisura per comunicare i sentimenti di chi suona e della musica, superando a pieni voti la prova del dover raccontare una storia sulla musica in un linguaggio che non ha componente sonora. Si tratta di un'opera atipica per Yuko Osada che dimostra ancora una volta l'incredibile abilità e versatilità di essere un autore in continua evoluzione. Solo sull'utilizzo dei retini si potrebbe aprire un discorso infinito: usati per dare tridimensionalità e fisicità alle onomatopee, per creare diversi piani prospettici tra i personaggi o come pattern visivo per decorare il vestiario dei personaggi più stravaganti; ogni pagina cattura l'occhio come pochi manga moderni riescono a fare.
Shiori Experience è il racconto di una società che nullifica l'Io, di quel delicato momento della vita in cui le responsabilità sembrano schiacciarci e di un gruppo di individui che decidono di smetterla di mentire a sé stessi e di scommettere tutto nella realizzazione dei propri sogni. Uno Slice of Life con elementi paranormali che gira attorno alla Musica e alla sua funzione catartica di valvola di sfogo. Non la Musica in quanto tale, ma la Performance Musicale, l'atto di suonare gli strumenti musicali che si fa esperienza trascendentale per connetterci con noi stessi e trovare un luogo a cui appartenere. Un fumetto spaziale caratterizzato da una sinergia incredibile tra testi e disegni (menzione speciale al quinto volume dove ogni capitolo racconta la stessa settimana vista da personaggi diversi, ciascuno con uno storytelling diverso studiato attorno al loro carattere e alla loro funzione nella band) e che non dovete assolutamente perdervi. Purtroppo si tratta di un manga ancora inedito in Occidente e attualmente in corso di serializzazione sulla rivista seinen Big Gangan di Square Enix con 12 volumi all'attivo. Per fortuna è possibile leggerlo in inglese grazie agli sforzi del team di traduzione amatoriale CAT Scanlations che, al momento in cui vi scrivo, è arrivato con la traduzione al primo capitolo del settimo volume. Potete leggerlo online qui. La speranza ovviamente è che qualche editore italiano si accorga di questa perla e decida di portarlo in Italia, anche in memoria dei tempi in cui Yuko Osada era così apprezzato da noi da pubblicare qualsiasi opera su cui mettesse la propria firma.
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