Del perché Mob Psycho 100 non ha bisogno di anatomie, proporzioni o prospettive corrette


Articolo pubblicato in origine il 01 Dicembre 2017

Mob Psycho 100, uscito a Novembre per Star Comics, è il nuovo manga di ONE, già autore di Onepunch-man. Proprio come nella sua opera precedente, ritroviamo qui un protagonista invincibile, stavolta dotato di poteri soprannaturali, con l'importante differenza che Mob è un ragazzino schivo e insipido che non desidera altro che nascondere queste sue abilità per poter vivere un'adolescenza normale. Muovendosi tra lo slice of life e il battle, ONE confeziona un divertentissimo primo numero che si pone istantaneamente tra le più interessanti novità manga degli ultimi mesi. Purtroppo, leggendo in giro per il web, non sembra essere stato recepito con il giusto entusiasmo tra il pubblico italiano. Il motivo era abbastanza prevedibile ed è proprio ciò su cui voglio soffermarmi in quest'articolo.


Mentre Onepunch-man è arrivato in Italia nella versione ridisegnata dal maestro Yusuke Murata, Mob Psycho 100 è scritto e disegnato interamente da ONE, autore venuto alla ribalta dal web e il cui tratto è ben lontano dall'essere raffinato o preciso. L'istinto di associare le sue tavole al lavoro di un disegnatore amatoriale è forte: i personaggi sono disegnati con delle linee semplici, a tratti sgraziate, e delle anatomie basilari (se non sbagliate), gli sfondi sono per lo più abbozzati mentre proporzioni e prospettive corrette sembrano proprio non interessare all'autore. Ecco perché era prevedibile questa reazione del pubblico. Allo stesso tempo è però sbagliato paragonarlo al lavoro di un fumettista inesperto e, di conseguenza, affermare che l'opera risenta dei "pessimi" disegni.


Nel fumetto, il disegno non è una questione di mera tecnica: essere dei maestri nel saper ritrarre anatomie e proporzioni perfette non rende grandi fumettisti, come non basta neanche uno stile preciso e dettagliatissimo. Il fumetto è una questione di narrazione ed essere grandi fumettisti significa essere grandi narratori per immagini e ogni storia richiede un suo stile. È qui che ONE si dimostra un disegnatore più che valido, perché i suoi corpi o i suoi volti potranno pure essere brutti, ma sono inseriti in tavole il cui storytelling è sempre chiarissimo ed efficace. Ogni pagina trasuda amore e conoscenza del linguaggio dei manga, dalla disposizione delle vignette all'utilizzo di artifici grafici, e i disegni non sono mai un ostacolo tra il lettore e la comprensione dell'opera ma sempre uno strumento ottimamente sfruttato.


È proprio lo stile scarno a permettere all'autore di giocare come vuole con le tavole, ingrandendo e restringendo le vignette in modo da gestire i tempi narrativi e, soprattutto, quelli comici al meglio. D'altronde, Mob Psycho 100 è soprattutto un divertentissimo manga comico e le maggiori influenze provengono proprio da quel filone di fumetti. In un'intervista, ONE ha dichiarato di aver deciso di voler fare il mangaka leggendo Crayon Shin Chan, l'opera umoristica di Yoshito Usui, e a una rapida occhiata è facile trovare punti in comune con i suoi fumetti. Il disegno semplice e abbozzato è tipico del filone dei gag manga perché provoca un sorriso a prescindere, aumentando l'effetto comico anche grazie alle sue sproporzioni, e dona molta immediatezza alle gag dove invece un maggior numero di dettagli avrebbe potuto distrarre il lettore.


Mob Psycho 100 è un manga pensato per essere disegnato così. C'è sicuramente la possibilità che l'autore migliori man mano, ma comunque la sinergia tra testi e disegni è già perfetta e non potrei desiderare le matite di nessun altro se non quelle di ONE. Anche per questo questo primo volume si è rivelato essere molto più divertente di quello di Onepunch-man. Ma se proprio non si riesce a digerirne i disegni, si può ovviare guardando la trasposizione animata che allo stile sgraziato di ONE ha sommato un comparto tecnico sbalorditivo.

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