My Hero Academia The Movie - Two Heroes, una breve recensione


Con un certo ritardo rispetto al resto del mondo, arriva nei cinema italiani il primo film d'animazione ispirato al manga My Hero Academia di Kohei Horikoshi, realizzato dallo Studio Bones che già si è occupato delle tre stagioni della serie animata finora uscite. Il film si colloca proprio tra la fine della seconda e l'inizio della terza stagione dell'anime, è diretto da Kenji Nagasaki e si ambienta sull'isola di nome "I Island" in occasione di un Expo scientifico a cui partecipa pure una vecchia conoscenza di All Might.

Anziché puntare in alto per la prima apparizione al cinema di questi personaggi, la sceneggiatura del film decide di presentarci un'avventura decisamente contenuta e lineare, senza vicende che pretendono di sconvolgere lo status quo (obiettivo impossibile per ovvie ragioni). Two Heroes prende i personaggi chiave della serie e dà a ciascuno il tempo di agire e interagire con gli altri, senza raccontarci nulla di nuovo ma mettendo in scena una bella dose d'azione e umorismo che intrattengono alla grande, facendo la felicità dei fan di lunga data che possono così gustarsi un'avventura del tutto inedita dei loro personaggi preferiti.
Altrettanto contenuto, purtroppo, è l'apparato tecnico. Seppur una certa quantità di scene d'animazione di alto profilo, la regia del film rimane sempre con un'impostazione molto televisiva che in tutte le scene non d'azione non va mai oltre il compitino. A brillare invece, esattamente come accade nella serie animata, sono le scene del climax finale che riescono a costruire nonostante tutto una certa intensità drammatica.


Piazzandosi in un momento "morto" della storyline della serie, il film riesce tranquillamente a non contraddire nulla di essa e si fregia dello status di canonicità rispetto alla trama principale, pur non introducendo nulla che possa avere delle reali conseguenze (gli unici due elementi che potrebbero averne, due invenzioni particolari, finiscono ovviamente distrutte a fine film). Anzi, l'opera si preoccupa invece di reintrodurre tutte le basi della serie, a uso e consumo dei nuovi spettatori che alla fine del film si ritroveranno con una infarinatura generale delle dinamiche tra i personaggi, delle loro caratterizzazioni e del mondo che abitano. L'operazione non si esaurisce solo nei flashback piazzati in punti strategici o nei vari siparietti tra i membri del cast, ma è perpetrata anche nei nuovi personaggi introdotti che si agganciano direttamente ad alcuni dei temi principali della serie originale. Soprattutto Melissa, la coprotagonista, che non rappresenta nient'altro che uno "specchio" di Midoriya, identici in quasi tutto, persino nel dramma del non avere un Quirk.

Come capita quasi sempre in questo tipo di produzione, i villain sono scialbi e inconsistenti, dimenticabili sia nei design che nella caratterizzazione. Si poteva fare di più soprattutto con i loro poteri, unico punto per cui dispiace davvero. La vera nota dolente sono però i due protagonisti introdotti nel film, David Shield e la sua sopracitata figlia. Su questi due personaggi il film avrebbe dovuto far vertere il proprio sviluppo drammatico, ma lo spazio dedicato a David è così poco e arriva così in là nel film da non avere alcun peso emotivo per lo spettatore. Per quasi tutto il minutaggio i personaggi sono animati solo dal loro senso di giustizia (aka "Ci sono dei villain e vanno fermati"), senza che entrino mai in scena drammi personali che diano introspezione al film e rendendo incredibilmente prevedibili i colpi di scena finali. Melissa, David Shield e tutte le vicende che li riguardando direttamente si ritrovano quindi svuotate di qualsiasi pathos, apparendo come personaggi secondari pur essendo il motore su cui dovrebbe muoversi il film.


In sostanza, My Hero Academia The Movie - Two Heroes è un film che vive in un delicato equilibrio tra il fanservice per i fan di vecchia data e il perfetto punto d'inizio per i nuovi spettatori, riassumendo alla perfezione lo spirito della serie senza però riuscire a farne nulla di nuovo, sia al livello tecnico che al livello narrativo. Perfetto per passare una piacevole ora e mezza inedita in compagnia di questi personaggi, ma decisamente deludente per tutti quelli che si aspettavano qualcosa di più di un semplice contentino per i fan e di una pubblicità per introdurre il brand allo spettatore casuale.

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